
Dedicato a tutti gli amici e clienti,
uomini e donne,
fornitori o sostenitori,
genovesi o foresti,
giovani e anziani,
alti e bassi,
belli o brutti,
istituzioni e politici,
dicendo tutti vuol dire proprio TUTTI.

Siamo lieti di annunciarvi un traguardo importante per la nostra attività, anche il Covid Sars 19 ci si è messo di traverso nel tentativo di fermarci, ma come abbiamo passato le guerre, i momenti difficili, le gioie e i dolori di famiglia, e molti aneddoti nell’arco della nostra attività, siamo arrivati a questo importante anniversario, alla quinta generazione della famiglia, la nostra Trattoria può vantare 160 anni di storia.
Partiamo con una serie di iniziative che vi snoccioleremo man mano che i mesi e le limitazioni ci daranno possibilità di realizzare.
Ci teniamo molto a sottolineare quanto siano importanti per noi tutta una serie di elementi che ci hanno portato fino ad oggi, a partire dalle tradizioni della nostra cucina, il territorio, i contadini che ci hanno rifornito in questi lunghi anni, fornitori di eccellenze, i produttori di splendidi prodotti della terra, del vino, dell’olio, delle verdure, le carni e moltissimi ingredienti in un elenco infinito.
La qualità del cibo servito secondo le più moderne tecniche di preparazione, cottura, conservazione, per ottenere il massimo nel rispetto delle tradizioni. Non ultimo e molto attuale ai giorni nostri, una scelta se pur difficile, di sostenibilità che comporta una serie di scelte onerose, tal volta complicate per via dei vincoli che abbiamo incontrato nel cercare di migliorare l’efficienza energetica della struttura.
Partiamo da un calendario di ”piatti del mese” che seguiranno con video ricette e qualche piccola sorpresa, da serate a tema con chef ospiti, a week end con ingredienti stagionali, dal menu degustazione stagionale dedicato al Bib Gourmant Michelin.
Oltre a tutte queste attività, quest’anno parteciperemo ed organizzeremo eventi e attività collaterali, tra i più imminenti la partecipazione del nostro Chef Matteo Losio insieme a Sopravento rib & tender Liguria al Dubai International Boat Show che si svolgerà dal 9 al 15 marzo.
Da dove siamo partiti?
La trattoria, è stata fondato da Giovanni Battista Peirano detto “il Bruxaboschi” nel 1862, da 5 generazioni ha sempre ai fornelli la stessa famiglia.
Il soprannome “bruxaboschi”, l’aneddoto tramandato di generazioni, narra che il nostro avo dopo essere stato accusato di non svolgere alacremente le sue mansioni in una notte abbia tagliato tutta l’erba del bosco di famiglia e da lì gli è stato affibbiato il simpatico nomignolo.
Giovanni Battista era sposato con Rosa Peirano, i fondatori della Trattoria, trovate i loro ritratti in una delle nostre salette insieme a molti oggetti utilizzati da loro, quadri storici e articoli di giornale che parlano dell’attività, su ogni muro c’è un nostro pezzo di storia.
L’aspetto della saletta è rimasto quasi immutato in questi ultimi 160 anni, un’atmosfera che trasmette storicità e ricordi come il passaggio di Mazzini e il violinista Barbieri al quale il comune concedeva il violino di Paganini.
La generazione successiva è stata di Ernesto e Gemma genitori di Ada e Ivana e di conseguenza nonni di Matteo e Giovanni.
Gemma abile cuoca Genovese già a nove anni partecipava in piedi su uno sgabellino appositamente costruito per lei alle attività in cucina, ha trasmesso poi la sua passione alle figlie Ada e Ivana, al genero Sandro e al nipote Matteo, tramandando loro tutte le ricette di famiglia che ancora oggi vengono proposte ai clienti del Bruxaboschi.
Il nonno Ernesto che ricordiamo come un esempio di laboriosità e di dedizione alla famiglia, instancabile amico di tutti, giusto e generoso nel silenzio, anche amico di Dio: un vero patriarca. La sua filosofia verso i clienti era quella di “farli stare bene”, la tavola doveva essere sempre curata nei minimi dettagli, l’accoglienza cordiale e attenta alle esigenze dei commensali, la filosofia nel servizio che ha tramandato ai suoi nipoti era “mai a mani vuote, nel tragitto tra sala e cucina”.
Le sorelle Ada e Ivana, quarta generazione dei Bruxaboschi, quando le incontrerete vi racconteranno aneddoti sui tempi passati della trattoria.
Si ricordano ancora quando erano bambine che nell’attuale terrazza al fresco degli ippocastani si riunivano parenti e amici nelle serate estive, ognuno di loro suonava uno strumento musicale per divertirsi e trascorrere serenamente il loro tempo.
Molti anni fa la trattoria non era come oggi era più un luogo di passaggio di persone che si fermavano per spezzare i lunghi viaggi, tutto era più lento, più sereno.
Ad oggi troverete ancora l’ospitalità che ha sempre contraddistinto il Bruxaboschi, ad accogliervi in trattoria.
Arriviamo infine ai giorni odierni e dopo 160 anni siamo ancora qui a portare avanti i valori del Bruxaboschi, la tradizione coniugata all’innovazione sostenuta proprio dalla quinta generazione sia in cucina che in sala.